TRATTAMENTO DEI GAS DI PICKEL

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Una delle fasi della lavorazione della pelle che ha una notevole incidenza sull’impatto ambientale è il pickel.

L’elevata acidità dei bagni di piclaggio è causa diretta di problemi in fase di depurazione delle acque, ma soprattutto è causa di sviluppo di idrogeno solforato (H2S), un gas altamente tossico e maleodorante.

L’esperienza maturata da Italprogetti nella progettazione e realizzazione di concerie chiavi in mano e degli impianti per il trattamento delle acque reflue e per la gestione degli odori  ha portato alla definizione e realizzazione di impianti per il trattamento dei gas di pickel, con prestazioni eccellenti, garantendo ambienti di lavoro sicuri ed a bassissimo impatto ambientale.

L’impianto di aspirazione dell’aria contenente l’idrogeno solfato è installato direttamente su un asse del bottale  mentre sull’asse opposto viene installata la tubazione di reintegro dell’aria fresca e il dispositivo di rilevazione e controllo del flusso. I trascinamenti di liquido o frammenti di pelle, aspirati dal bagno presente all’interno del bottale, vengono gestiti attraverso un opportuna tubazione di scarico installata sotto l’ispezione dell’asse cavo e scaricati automaticamente.

L’aria aspirata dal bottale deve essere trattata opportunamente prima di essere rilasciata in atmosfera, utilizzando delle torri di abbattimento dove viene irrorata, in controcorrente, con una soluzione di soda caustica con un pH adeguato.

Prima di entrare nella torre, l’aria attraversa un separatore di gocce che raccoglie l’eventuale liquido residuo proveniente dal bagno interno al bottale. Il separatore impedisce che il liquido, che ha un pH acido, entri nella torre ed esaurisca precocemente la soluzione di soda caustica.